Il cambio periodico dei filtri è il segreto per consentire a ogni impianto di VMC decentralizzata di lavorare correttamente ed essere sempre efficiente. L’operazione è semplice e veloce: scopri come si fa e ogni quanto devi farlo per guadagnare in risparmio energetico.
Il cambio filtri allunga la vita della tua VMC
Il treno filtrante, insieme allo scambiatore di calore, è il cuore pulsante di un’unità VMC: una barriera protettiva tra interno ed esterno che abbatte l’enorme quantità di polveri sottili e non, pollini e sostanze nocive che rischierebbero di entrare nella tua sfera domestica.
I filtri VMC lavorano sempre, perciò a lungo andare si usurano: bisogna cambiarli periodicamente per garantire alla tua VMC di funzionare a dovere.
Ogni quanto devo cambiare i filtri della VMC?
Se abiti in una zona molto trafficata e soggetta ad alti livelli di inquinamento, oppure in prossimità di piante che rilasciano pollini, vale la regola dei 6/8 mesi; diversamente basta cambiare i filtri una volta all’anno. Dipende anche da quanto tieni accesa la tua VMC: se la macchina è in funzione h24, meglio tenere sempre puliti ed efficienti i filtri.
Normativa: classificazione dei filtri e capacità di filtrazione dell’aria
La classificazione che distingue tra filtri grossolani (G1, G2, G3, G4), filtri medi (M5, M6) e filtri fini (F7, F8, F9) viene ancora usata per distinguere i filtri aria, ma si riferisce alla norma UNI EN 779:2012 che è stata poi modificata dalla nuova UNI EN ISO 16890:2017.
Quest’ultima classifica i filtri aria in base al particolato atmosferico, a seguito degli studi congiunti delle comunità scientifiche, mediche e dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che hanno riscontrato e confermato il sempre maggiore pericolo per la salute umana causato delle particelle inferiori a 1 micron presenti nell’ambiente.
Perciò la norma in vigore stabilisce un sistema di classificazione dell’efficienza dei filtri per ventilazione non più diviso per classi di efficienza grossolane (G), Medie (M) o Fini (F), ma distinto nelle seguenti 4 classi: ISO Coarse, ISO ePM10, ISO ePM2,5 ed infine ISO ePM1.
Differenze tra filtri F7 e filtri G4
La filtrazione dell’aria domestica è il nostro lavoro. Le nostre unità di VMC sono dotate di doppio filtro ad alte prestazioni: ripulire l’aria domestica da pollini, polveri sottili, fumi e inquinamento richiede una filtrazione aria superiore.
Un filtro solo non basterebbe: infatti il filtro F7 lavora sull’aria in ingresso ed è in grado di intrappolare anche le particelle più sottili (fino a 0,4 micrometri). Il filtro G4 invece lavora sull’aria viziata estratta dagli ambienti domestici: la ripulisce sequestrandone tutte le particelle inquinanti.
Nello specifico, il filtro di classificazione F7 (ePM2,5=65% secondo la nuova classe di efficienza ISO 16890) è un filtro aria ad alta prestazione studiato per sequestrare le polveri sottili PM10 e almeno il 65% delle PM2,5, oltre che impedire l’ingresso a pollini, smog e altri inquinanti ed allergizzanti che possono circolare nell’aria esterna. A tutto vantaggio della qualità e della salubrità dell’aria che entra in casa e viene respirata nei luoghi chiusi.
Il filtro G4, come detto sopra, è il cosiddetto filtro in uscita. Si tratta di un filtro grossolano posizionato nel flusso d’aria estratta. È detto grossolano perché ha la funzione di sequestrare le particelle inquinanti più grandi o grossolane che vengono espulse con l’aria viziata prima che passino dallo scambiatore di calore.
In questo modo, l’unità di ventilazione si mantiene sempre al top delle sue performance e garantisce il recupero certificato TÜV del 91% del calore dell’aria esausta, non solo quello sensibile ma anche quello entalpico contenuto nel vapore e nell’umidità.
In pratica, è una modalità sperimentata e brevettata in grado di ottimizzare le prestazioni dello scambiatore entalpico per mantenere un elevato recupero di calore.
VMC non solo a casa: l’importanza di filtrare l’aria a scuola
Risparmiare sui consumi energetici è importante, tuttavia non possiamo scendere a compromessi sulla qualità dell’aria per risparmiare energia.
Le malattie respiratorie infantili sono in aumento: proteggere la salute dei bambini è diventato prioritario. Siccome la tutela della salute dei più piccoli comincia a scuola, i modelli VMC per scuole e Community, sono corredati di serie di filtri F9 e G3, che assicurano un elevato grado di pulizia dell’aria, quasi paragonabile a quello dei filtri assoluti Hepa.
5 curiosità sui filtri VMC che non ti aspetteresti
- La loro pieghettatura serve ad aumentare la superficie filtrante anche se le dimensioni sono contenute.
- Una grande superficie filtrante consente di diminuire la velocità di attraversamento del filtro e quindi ottenere una filtrazione efficiente con minor carico sul ventilatore e ridotto impatto energetico.
- Un filtro senza telaio è più economico e più ecologico: si adatta a ogni misura e espone una maggiore superficie al flusso dell’aria.
- I filtri aria per VMC sono realizzati in materiali non emissivi.
- I filtri aria per VMC impiegano come materiale filtrante un’avanzata carta per filtrazione in fibre sintetiche di PES e PP.
Cambiare i filtri VMC conviene
Più il filtro si sporca, meno aria passa. Non cambiare regolarmente il filtro di una VMC significa un calo non indifferente della resa della macchina con conseguenze che non ti piacerebbero:
- aumentano i consumi e i costi
- aumenta il rumore della macchina
- diminuisce la salubrità dell’aria.
Fai un controllo e verifica subito se hai bisogno di cambiare filtri alla tua VMC.
Fonte Helty S.r.l.
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